icerbox Mitter sopravvivenza by Unknown

autore:Unknown
Format: epub
ISBN: 9788858432433

L’ambivalenza reciproca rimase anche quando le relazioni si guastarono. Chiang era sempre stato diffidente nei confronti di Mao; il suo giudizio era invece piú positivo nei riguardi di Zhou Enlai, con il quale il rispetto era reciproco. Nell’agosto del 1939, Zhou redasse un rapporto per il Politburo del PCC in cui sosteneva che entrambi i partiti dovevano tenere a freno i membri piú estremisti e retrogradi. Poco tempo dopo, quando Zhou si ruppe un braccio, Chiang inviò il suo aereo personale a Yan’an affinché lo trasportasse con la moglie nello Xinjiang, da dove avrebbe proseguito per Mosca per sottoporsi alle cure del caso29.

Ciò nondimeno, l’accerchiamento nazionalista continuò; con effetti disastrosi sull’economia della zona di pertinenza dei comunisti. Nei primi mesi del 1940, Chiang sospese i sussidi finanziari forniti dai nazionalisti. A peggiorare la situazione, agli ottimi raccolti dei primi due anni di guerra, seguí un biennio (1939-40) molto meno favorevole. I cattivi raccolti crearono problemi anche ai nazionalisti, con aumenti vertiginosi dei prezzi delle derrate alimentari sul mercato di Chongqing nel 1940-4130. Ma i prezzi aumentarono anche nella remota «regione di confine» dove, nel 1941, occorrevano duemiladuecento yuan per acquistare quello che, nel 1940, sarebbe costato cinquecento yuan31. Il PCC si trovò pertanto a «governare» una popolazione assai piú numerosa in un contesto di notevole riduzione delle risorse. La soluzione adottata fu una forma esasperata di autarchia. Furono lanciate «campagne di produzione» che comportarono, negli anni, un notevole incremento della terra messa a coltivazione, il rilancio della produzione del cotone e dell’allevamento del bestiame, lo sviluppo della tessitura, l’estrazione di sale, carbone e persino petrolio e gas naturale32. Questo programma ebbe importanti effetti psicologici, nel senso che la svolta verso una produzione economica interna fu causa di ulteriore reciproca diffidenza tra nazionalisti e comunisti che si sarebbe protratta per i restanti anni di guerra e anche molto dopo.

Dall’estate del 1940 le due armate comuniste piú efficienti esercitavano il loro dominio su gran parte della Cina settentrionale e centrale. Nell’agosto, l’VIII Armata di campagna al comando di Peng Dehuai sferrò l’unica grande offensiva militare di tipo tradizionale delle truppe comuniste nel corso della guerra, la cosiddetta «offensiva dei cento reggimenti». Circa quarantamila uomini (inquadrati in ventidue reggimenti, cui se ne aggiungeranno altri sino ad arrivare a centoquattro) lanciarono un assalto generalizzato a linee ferroviarie, strade, ponti e qualsiasi altra infrastruttura indispensabile ai giapponesi per mantenere il controllo della Cina settentrionale. I combattimenti si protrassero sino a ottobre e scatenarono una massiccia e brutale controffensiva giapponese33.

Nello stesso tempo, la Nuova IV Armata penetrò a sud del Fiume Giallo e poco piú a nord del Fiume Azzurro, in zone dominate in precedenza dai nazionalisti. La contea di Subei e la provincia dell’Anhui, a nord e a ovest di Shanghai, diventarono un caposaldo comunista presidiato dalla Nuova IV Armata al comando di Xiang Ying. Nel luglio, la Commissione militare centrale dispose che le truppe comuniste si concentrassero a nord dell’ex corso del Fiume Giallo (deviato dopo la distruzione delle dighe nel giugno 1938). I

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